AEROPITTURA FUTURISTA AL MITREO DI ROMA

Dal 1 giugno al 5 luglio 2024 il Mitreo Arte Contemporanea ospita una grande esposizione sull’Aeropittura Futurista: Giulio D’Anna e gli Aeropittori Italiani, a cura di Anna Maria Ruta e Maurizio Scudiero.

La mostra si inserisce in un calendario di esposizioni dedicate al Futurismo che va dall’antologica su Baldessari futurista, inaugurata ad aprile a Rovereto, alla mostra su Giulio D’Anna al museo del Grabado in Spagna, a quella su Depero prevista per il mese di luglio a Viareggio, per concludersi con la grande mostra sul Futurismo che si terrà alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma in ottobre.

Ma che cos’è l’Aeropittura? Lo racconta Maurizio Scudiero, uno dei curatori.

 «Una prima, immediata, risposta potrebbe indicare delle opere d’arte, di pittura, genericamente ispirate al volo, o all’aeronautica, dunque una corrente artistica d’ispirazione aviatoria. In realtà, se da una parte è vero che l’Aeropittura trae la sua prima ispirazione dal volo, essa non va però confusa con tutto ciò che, indistintamente, al volo s’ispira. In questo caso sarebbe solo una pittura di genere. Invece, per essere tale, un’opera di Aeropittura deve rientrare in alcuni precisi parametri operativi che sono stati codificati in un manifesto teorico e programmatico da parte di un nucleo di artisti firmatari, verso la fine degli anni Venti.

Tutto ciò perché l’Aeropittura fu in pratica una filiazione del Futurismo, o, per la precisione, una sua metamorfosi. E le opere che ne risultarono contemplavano le mutevoli prospettive visive offerte dal volo, del tutto nuove e rivoluzionarie rispetto a quelle terrestri proprio per questa continua modificazione dei punti di vista che costringevano il pittore a ulteriori sintesi e trasfigurazioni. L’Aeropittura, in altri termini, fu il risultato di un’acquisita nuova sensibilità visiva. La terra è osservata dall’alto e, cosa ancora più interessante, è osservata dinamicamente, dunque in una continua successione di visioni mutevoli. Tutto ciò il pittore deve poi riversare sulla tela, ma aggiungendovi inoltre anche il senso di una nuova coscienza spirituale quale risultante psico-fisica dell’affrancamento dalla pesantezza della condizione terrestre».

 E aggiunge l’altra curatrice  Anna Maria Ruta: «L’aeropittura attrae subito, pur se episodicamente, perché consente la sintesi, la trasfigurazione e un’accattivante moltiplicazione di forme e colori nel tentativo di rendere sulla tela planate, virate, decolli e di comunicare l’idea della relatività di spazio e tempo. È però solo nei primi anni Trenta che si moltiplicano opere e mostre e che l’aeropittura diventa la nuova prospettiva dei pittori futuristi, che vi indirizzano le proprie ansie interpretative e sperimentali con una varietà notevole di soluzioni: in alcuni predominando l’astrazione del corpo meccanico autonomo, in altri un lirismo fantastico, che guarda al paesaggio e ai monumenti sottostanti più che all’ aereo, nella maggior parte dei casi ritratto dall’ottica meccanica con tutte le rotondità volumetriche e i grigiori metallici propri».

La rassegna ha  il patrocinio del Ministero Aeronautica Militare, della Regione Lazio e di Roma Capitale, è organizzata dalle Associazioni culturali M.I.C.RO e MitreoIside ed è sponsorizzata dall’Associazione Culturale FUTUR-ISM, il più grande portale del Futurismo mondiale.

Si origina dall’incontro di Monica Melani, fondatrice e direttrice artistica del Mitreo e Salvatore Carbone, direttore artistico dell’associazione culturale M.I.C.RO che da anni lavora per la conoscenza  del Futurismo in Italia e all’estero.

Grande attenzione, all’interno dell’esposizione, è  data alla presenza delle artiste dell’aeropittura futurista che si sono distinte all’interno della corrente artistica.

 Saranno esposte 70 opere di aeropittori e aeropittrici italiani: Giulio D’Anna, Giacomo Balla, Tato (Guglielmo Sansoni), Crali (Tullio Crali), Gerardo Dottori, Enrico Prampolini, Roberto Marcello Baldessari, Benedetta Cappa, Leandra Angelucci Cominazzini, Marisa Mori, Alfredo Gauro Ambrosi, Renato Di Bosso, Angelo Canevari, Nello Voltolina, Fillia (Luigi Colombo), Mino Delle Site, Adele Gloria, Albino Siviero Verossì, Ballelica (Elica Balla) Umberto Di Lazzaro, Osvaldo Bruschetti, Arturo Ciacelli, Sibò (Pierluigi Bossi), Enzo Benedetto, Cesare Andreoni, Pippo Oriani, Nicolay Diulgheroff, Mario Duse, Renzo Mazzorin, Barbara’ (Olga Biglieri), Ivanhoe Gambini, Bot (Osvaldo Barbieri), Luigi Martinati, Sepo (Severo Pozzati), Lucio Venna, Magda Falchetto e Fortunato Depero.

                                                  Patrizia Lazzarin