
La personalità, fiera, schietta e autenticamente laica di Giovanni Fattori emerge tra il gruppo dei Macchiaioli. Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), protagonista indiscusso del movimento dei Macchiaioli, è stato uno degli artisti più significativi del panorama figurativo europeo dell’Ottocento. Lo si vede dalle prime ricerche sulla macchia agli intensi ritratti, dai paesaggi en plein air ai soggetti di vita rurale e alle scene che esaltano la Maremma, simbolo di quel mondo contadino che l’artista amava e che contrapponeva alla modernità urbana.
Durante la sua maturazione ricevette preziosi stimoli da Nino Costa che lo consigliò di abbandonare i soggetti storici di gusto romantico per dedicarsi al vero. Introdusse l’uso della “macchia” nelle vivide tavolette, a volte umili coperchi di scatole per sigari, dove l’artista condensava semplici appunti e impressioni e, nelle sobrie scene militari, dove sfilano in estenuanti marce, soldati stanchi mascherati dal polverone, o si aggirano nella campagna pattuglie di sentinelle, quando il calore si condensa, e il reale si sfa in visione poetica.
Grande ritrattista, eccellente disegnatore, egli seppe combinare il disegno rude e vigoroso con accensioni di colori, ora intensi, ora circoscritti in accordi minori, attorno a sfumature grigio perla di luce diffusa. La sua più tarda produzione realizzata tra lutti diversi, mancati riconoscimenti e disillusioni dell’Italia umbertina, si piega a una nota tragica, in cui vengono acuite le emozioni che lo legano alla terra, alla sua Maremma e alle sorti dei mandriani della Toscana.

Giovanni Fattori, La strada bianca
A Giovanni Fattori, XNL Piacenza, centro per le arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dedica, dal 29 marzo al 29 giugno 2025, la mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli a cura di Fernando Mazzocca, Elisabetta Matteucci e Giorgio Marini.
La mostra – organizzata in occasione del bicentenario della nascita e della prossima uscita del catalogo ragionato, a cura di Giuliano Matteucci – con 170 opere (di cui 100 dipinti e 70 tra disegni e incisioni)si propone di rinnovare la memoria di Fattori offrendo una nuova interpretazione della sua figura e della sua opera, concentrandosi sulle peculiarità e l’unicità dell’artista e dell’uomo in rapporto al panorama dell’arte italiana del XIX secolo.
Una particolare attenzione viene dedicata alla sua produzione grafica, composta da acqueforti di straordinaria bellezza, che rivelano la sua capacità di rinnovare il linguaggio attraverso una tecnica nuova, complementare alla pittura. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, in mostra vengono esposti disegni e acqueforti inedite che testimoniano l’evoluzione stilistica dell’artista e il suo impatto sulla grafica italiana del Novecento.

Giovanni Fattori, Bovi al carro
Tale antologica si avvale, inoltre, della collaborazione dell’Istituto Matteucci di Viareggio e Milano che in questa occasione mette a disposizione una selezione di opere che documentano la complessità artistica di Fattori, dal periodo della “macchia” fino a sviluppi che anticipano tendenze del Novecento.
L’arte di Fattori ha lasciato un’impronta indelebile anche sulla cultura del XX secolo, come documentano saggi critici e opere di artisticontemporanei come Ugo Ojetti, Emilio Cecchi e Giorgio de Chirico. Le sue opere hanno ispirato anche importanti registi italiani tra cui Luchino Visconti, che si è ispirato alle atmosfere dei dipinti di Fattori nei suoi film sul Risorgimento, come Senso (1954) e Il Gattopardo (1963).
La mostra si conclude con un’area dedicata al contemporaneo, dove l’arte di Elger Esser offrirà una riflessione visiva unica. Le sue immagini, liriche e introspettive si occupano della relazione tra pittura e fotografia e sono caratterizzate da un affascinante equilibrio tra paesaggio e memoria storica, introducendo una dimensione contemporanea che dialoga in modo intenso con il naturalismo ottocentesco di Fattori.
In occasione della mostra di XNL Piacenza, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi presenta Da Ghiglia a Morandi. Ripensare Fattori nel Novecento, a cura di Barbara Cinelli. In mostra oltre 30 opere che testimoniano la vitalità del grande maestro toscano ben addentro al XX secolo.
Il programma Arte di XNL è promosso da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia e Diocesi di Piacenza-Bobbio.
La mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli è prodotta da Dario Cimorelli Editore e realizzata con il sostegno della Banca di Piacenza, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi,l’Istituto Matteucci, il Comune di Livorno e la Fondazione Livorno.
Patrizia Lazzarin