UNA REGINA POLACCA IN CAMPIDOGLIO

Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma” è ilprimo appuntamento con “Campidoglio crocevia di culture”, una nuova serie di esposizioni curate dalla Sovraintendenza Capitolina, dedicate a personaggi, popoli ed eventi internazionali che videro protagonista il Campidoglio, da sempre luogo-simbolo dell’Urbe. 

Roma ha ospitato per lunghi anni la corte polacca della regina vedova Maria Casimira Sobieska, giunta per celebrare il Giubileo del 1700 e poi rimasta nella città per quasi 15 anni. Oggi, dopo oltre 300 anni, ancora una volta in occasione di un Giubileo, “torna a Roma” come protagonista della mostra che racconta la famiglia reale polacca dei Sobieski e il loro rapporto con la città. 

 L’esposizione sarà ospitata dall’11 giugno al 21 settembre 2025 ai Musei Capitolini, nelle sale al terzo piano di Palazzo Caffarelli. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla CulturaSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio dell’Ambasciata di Polonia, dell’Istituto Polacco di Roma e dell’Accademia Polacca delle Scienze a Roma, la mostra è realizzata in collaborazione con l’Università di Varsavia e la sua Cattedra di Archeologia, e vede come partner l’Istituto Nazionale del Patrimonio Culturale Polacco all’Estero Polonika e il Museo del Palazzo Reale di Jan III Sobieski a Wilanów.

La curatela è di Francesca Ceci, Jerzy Miziołek con Francesca De Caprio.

Busto di Maria Clementina Sobieski Stuart

 Maria Casimira de la Grange d’Arquien (1641-1716), francese di nascita, fu moglie di re Giovanni (Jan) III Sobieski di Polonia, che il 12 settembre 1683 fermò a Vienna l’avanzata ottomana. Alla morte del marito la vedova preferì recarsi a Roma, anche per sfuggire alle pericolose battaglie di successione al trono. La presenza della famiglia reale polacca, ricevuta con tutti gli onori dal Papa e dalla nobiltà, sollevò sempre un grande interesse misto a curiosità per le vicende che la videro protagonista. Inoltre, profonda fu l’influenza esercitata sulla vita culturale romana dalla regina, annoverata nell’Accademia dell’Arcadia e patrona di importanti eventi musicali e lirici nella sua corte a Palazzetto Zuccari, in piazza Trinità dei Monti.

 Un’altra regina della famiglia Sobieski visse e morì a Roma: si tratta della nipote Maria Clementina, che sposò il pretendente cattolico al trono d’Inghilterra Giacomo III Stuart. La coppia trascorse l’esilio romano sotto la protezione dei pontefici e partecipando attivamente alla vita culturale romana.

 Numerose sono le testimonianze monumentali a Roma della famiglia Sobieski, dirette o indirette, conservate in chiese, palazzi e musei, tali da tracciare un vero e proprio itinerario sobiescian. Partendo dai Musei Capitolini, tocca numerose chiese tra cui, a titolo d’esempio, il monumento funerario del principe Alessandro Sobieski nella Chiesa dei Cappuccini a via Veneto o la Basilica Vaticana dove si trova lo splendido cenotafio dedicato a Maria Clementina Sobieska, il cui cuore è invece conservato in un’urna marmorea nella Basilica dei SS. Apostoli. Ancora, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a piazza della Repubblica sono collocate, all’interno della monumentale Meridiana Clementina, due placchette metalliche che ricordano la battaglia di Vienna, mentre la chiesa di San Luigi dei Francesi ospita il monumento funerario del padre di Maria Casimira, il longevo cardinale Henri de la Grange d’Arquien. Infine, in piazza Trinità dei Monti, si può ammirare un leggiadro portichetto fatto erigere da Maria Casimira e decorato con lo scudo polacco con le insegne dei regi coniugi.

Il Portichetto di Palazzo Zuccari su piazza Trinità dei Monti

 Accanto a queste tracce disseminate sul territorio, la mostra “Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma”proponeuna preziosa selezione di circa 60 opere, alcune esposte per la prima volta, di quadri, stampe, volumi, sculture, epigrafi e anche un busto d’armatura ussara. Le opere sonocorredate da un video di presentazione e una teca con alcuni recenti volumi in italiano, dedicati alla famiglia reale a Roma.

 Non solo opere d’arte nel percorso di visita: alla regina Maria Clementina, patrona di numerosi drammi lirici destinati a lei e al consorte, viene reso un omaggio attraverso la riproduzione di alcuni brani di drammi in musica, che risuonano nella sala a lei dedicata. Un salto indietro nel tempo, dunque, per ascoltare melodie che non erano state più eseguite dall’epoca della loro composizione e che sono state appositamente registrate dall’ensemble barocco “Giardino di Delizie“, diretto da Ewa Anna Augustynowicz, con la consulenza musicale di Aneta Markuszewska (Domenico Sarro, aria Con placido sembiante dall’opera Valdemaro (Roma 1726); Nicola Porpora, Gelido in ogni vena dall’opera Siroe, re di Persia (Roma 1727); Francesco Gasparini, Sappi crudele dall’opera Faramondo (Roma 1720); Giovanni Mossi, Concerto op. 2, n 8).

 A corredo della mostra anche un ricco e variegato programma di eventi collaterali quali convegni, concerti, conferenze, visite guidate, con il supporto dell’Ambasciata di Polonia, dell’Istituto Polacco di Roma e dell’Accademia Polacca delle Scienze a Roma. Tra questi, a titolo d’esempio, si segnalano le conferenze e i dépliant in italiano e polacco redatti dall’Accademia Polacca delle Scienze, la mostra Tra Mito e Minuteria. I Sobieski nell’immaginario contemporaneo, dedicata alla fortuna popolare dei Sobieski e il Sobieska International Music Festival 2025, ideato per ricordare e far risuonare ancora le musiche nate nel periodo storico oggetto della mostra. Una serie di testimonianze di come gli ospiti stranieri, stabilendosi a Roma per lunghi periodi con le loro corti, hanno contribuito a costruire la ricchezza del patrimonio culturale della città.

                                                                                    Patrizia Lazzarin