RACCONTARE LIBRI. L’ARTE DELL’INTERVISTA LETTERARIA

Ho conosciuto Valentina Berengo circa otto anni fa, nel corso di una presentazione alla libreria Costeniero, a Camposampiero. Abbiamo chiacchierato del suo libro di racconti: L’incanto dentro che mi aveva colpito per la capacità di questa giovane scrittrice di cogliere le peculiarità dell’animo umano.

L’umanità dei personaggi emergeva nella quotidianità, come trama di un tessuto fatto di nervi e di pelle che mi ricordava le opere dell’artista Ilaria Margutti che adopera il filo per comporre storie che diventano arazzi, dove possiamo cogliere la bellezza fragile che ci lega alla Natura.

Molti conoscono la giornalista Valentina Berengo in primis, penso, perché ha ideato il format culturale Scrittori a domicilio che, da più di cinque anni entra nelle nostre case per farci conoscere molte novità letterarie, ma anche perché Valentina presenta autori e autrici in molti festival e premi letterari.  Il suo ultimo libro: Raccontare libri, L’arte dell’intervista letteraria, pubblicato da Ronzani Editore, raccoglie il frutto e la fatica di ottocento presentazioni che l’autrice ha realizzato su un numero ragguardevole di libri, circa quattrocento. Ne è uscito un testo ricco di tantissimi insegnamenti per chi ama fare questo mestiere.

Una passione per Valentina che si nutre anche della sua costante preparazione e studio, come si può comprendere vedendo le citazioni bibliografiche, le tante opere lette e gli autori intervistati. Alcuni scrittori, come Paolo Giordano, Alessandro Piperno e Maria Grazia Calandrone, spiccano anche grazie alle interviste che lei riporta offrendoci stralci di dialoghi che misurano accanto al loro valore letterario, l’importanza che hanno avuto nella sua crescita.

Scopriamo subito la bellezza dell’intervista.  Scrive Valentina Berengo nell’Introduzione: Disporre della viva voce dello scrittore permette di indagare la soggettività dell’atto creativo: è l’aspetto più affascinante delle presentazioni. Da dove viene quel libro? Cosa porta con sé? Cosa vede e cosa nasconde? Quanto è mestiere e quanto è anima?

Quando ho letto queste righe la mia mente ha catturato un’immagine: il dipinto di Paul Gauguin: Da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo che nel fascino dei colori e del luogo ci interroga e stimola una riflessione sul significato della parabola esistenziale e sul nostro desiderio di conoscere. In Valentina ritroviamo una ricerca, un desiderio di una verità che sembra possibile forse più che nel mondo reale, nell’universo della Letteratura, dove ciò che è stato scritto non cambia.

Nel libro, ricco di consigli assai utili per chi vuole fare il mestiere di presentare libri, appare dunque anche il suo pensiero sull’universo che la circonda. Questo lo spiega ancora meglio attraverso un’intervista che si rammarica di non poter più fare perché il suo autore più amato, Javier Marias è scomparso tre anni fa. Rimedia, per consegnarci il suo pensiero facendo tesoro della lettura dei suoi libri, delle recensioni passate e degli ascolti in occasioni pubbliche.

Javier attraverso le parole di Valentina … Della vita ci sono interpretazioni infinite: non si ha mai la certezza della verità. Invece una finzione, anche se sappiamo che è inventata, per noi è immutabile: è accaduta così e basta, per sempre, in modo insindacabile. E questo ci dà consolazione.  La letteratura …

E allora uno degli aspetti più vitali di questa ricerca che traspare nel libro è cercare l’empatia con gli altri, con l’autore intervistato in particolare, in un dialogo spontaneo, dove le domande devono sempre nascere da una lettura integrale del testo, anche se a volte per non farsi condizionare dal finale, Valentina posticipa alla fine dell’incontro, la lettura delle ultime venti- trenta pagine.

Pur non volendosi definire l’autrice, una vera e propria critica, nell’Arte dell’intervista letteraria, noi individuiamo differenti spunti di riflessione sulla natura del romanzo e in genere sulla letteratura. Questo accade ad esempio nel capitolo 3, dove i sottotitoli lo esemplificano: Ogni romanzo è un romanzo d’amore, L’autofiction esiste?, Il noir come romanzo sociale o il romanzo italiano contemporaneo che evidenziano questioni che rivelano analisi e uno sguardo attento alla contemporaneità.

Raccontare libri si costruisce quindi come un vero manuale, ricco di curiosità capaci di svilupparne altre.

Mi permetto una battuta finale. Mi ha colpito la determinazione di Valentina Berengo nel ribadire alcune sue convinzioni quasi a scandire un insegnamento.   Mi ha fatto pensare al libro Il Codice della longevità sana dello scienziato Camillo Ricordi, edito nel 2022 da Mondadori. Qui lo studioso, appassionato di alcuni concetti, ci ritornava lungo il saggio per convincerci della loro bontà. Anche qui, alcune Verità acquisite … non vorrebbero lasciare spazio al dubbio …

                                              Patrizia Lazzarin