Per rendere vivo un sogno necessitano anche pezzi di realtà. Brani di vita e voli di farfalle che si muovono disegnando coreografie nell’aria, sassolini come pezzi di mosaico sulla spiaggia e rumori di acque che sussurrano, musica, bellezza, allegria, ironia … La lista continua aggiungendo sentimenti, umori e sensazioni. Un sogno mescola sorpresa e meraviglia, presenta l’immaginabile e quello che non si è mai visto, combina e libera la fantasia come in un processo alchemico …
Titizè – A Venetiam dream, lo spettacolo che debutterà il 18 luglio al Teatro Goldoni di Venezia per celebrare i suoi quattrocento anni di vita e che è stato presentato oggi in anteprima alla stampa, come indica già il suo nome, è un viaggio onirico. Esso abbraccia più campi dell’Arte. Potremmo definirlo come una fantasia disegnata da acrobati, attori, musicisti e fautori di performance inattese.
La peculiarità dello spettacolo, scelto anche come official show di Venezia si origina proprio dallo studio della specificità di questa città. Nasce anche, come si è premurata di illustrare Maria Bonzanigo che ha curato le musiche, l’orchestrazione e il sound design, con l’ascolto attento della musicalità propria di Venezia. I suoi suoni, ma non solo, come ha spiegato l’autore e direttore Daniele Finzi Pasca, colgono le atmosfere che si sono susseguite nel tempo in questa terra sospesa sull’acqua: dai suoi palazzi antichi alle voci di tanti popoli stranieri della nostra contemporaneità.
Ci sono poi costumi reinventati come abbiamo ammirato nei pezzi di anteprima di Titizè e come ci ha anche raccontato la costumista Giovanna Buzzi. Ecco allora un Arlecchino in bianco e nero che ruba i colori a Pulcinella. Questa rappresentazione che andrà in scena fino al 13 ottobre del 2024 crea meraviglia come quella che ha sbalordito i presenti nel vedere volare un’affascinante sirena con una lunga e sinuosissima coda verde . Essa riempiva la nostra visione mentre si calava dall’alto come in un’altalena e nei suoi guizzi faceva fuggire i bagnanti rovesciando le loro sedie e ombrelloni.
Claudia Marcolin, direttrice generale del Teatro Stabile Veneto che comprende il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Verdi di Padova e quello di Mario del Monaco di Treviso ha sottolineato il valore culturale e sociale di Titizè: Essi è un’ occasione per trasformare il teatro di prosa in una produzione teatrale dedita a un pubblico nazionale e internazionale di tutte le età, grazie all’uso del linguaggio universale della clowneria, della danza, della musica e del teatro acrobatico. Per merito di questo progetto il Teatro Goldoni rimarrà aperto tutto l’anno.
Titizè- A Venetiam Dream è il frutto della sinergia fra la Fondazione del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale e la compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli ipocriti Melina Balsamo. Le musiche sono state eseguite dall’Orchestra di Padova e del Veneto e dal Coro Città di Piazzola sul Brenta.
La Compagnia Finzi Pasca ha sede a Lugano ed è tra le maggiori compagnie indipendenti al mondo. Nel corso della sua storia lunga quarant’anni ha creato e prodotto più di 40 spettacoli. I suoi creativi hanno firmato anche tre cerimonie olimpiche, due spettacoli per il Cirque du Soleil e otto opere liriche. Tra i suoi grandi eventi ricordiamo, nel 2017, Montrèal Avudo, spettacolo multimediale che unisce video mapping, luci e fontane d’acqua e che ha avuto 249.000 spettatori in quattro mesi. Finzi Pasca è stata fondata da Antonio Vergamini, Daniele Finzi Pasca, Hugo Gargiulo, Julie Hamelin Finzi e Maria Bonzanigo.
Lo scenografo Hugo Gargiulo alle domande che chiedevano come sono studiati i loro spettacoli per gli spazi e il teatro, ha risposto indicando come elemento di ognuno, l’adattabilità. Le scenografie dello stesso spettacolo si misurano su e per luoghi di differenti dimensioni.
Abbiamo avuto l’opportunità di osservare gli interpreti mentre creavano nell’aria movimenti capaci di svelare sempre nuove forme, come una torre di carte che si costruisce in uno spazio fluttuante. Essi ricordavano la leggerezza di Venezia sospesa fra terra e cielo. Gli interpreti sono: Gian Mattia Baldan, Andrea Cerrato, Francesco Lanciotti, Luca Morrocchi, Gloria Ninamor, Caterina Pio, Giulia Scamarcia, Rolando Tarquini, Micol Veglia e Leo Zappitelli.
Per assaporarne in anteprima alcune emozioni si citano alcune note di regia. La drammaturgia dei nostri spettacoli usa con parsimonia le parole, ma ci interroga con immagini contraddittorie, allusioni e miraggi ci saranno riflessi nell’acqua, la diafanità delle sfocature quando le nuvole scendono basse basse, ci sarà il gioco mitico del mascherarsi che rimanda al velarsi per svelarsi e per poi ancora rivelarsi … Ci sarà la notte e la sua follia, le cialtronate dei buffoni, oggetti che leviteranno, pioggia surreale … Ci sarà Venezia con il suo splendore, le sue atmosfere, la sua poesia e i misteri che la abitano.
Patrizia Lazzarin