ABITANTI DI UN ALTROVE 

Villa San Michele in collaborazione con l’Associazione Il Rosaio – Arte e Cultura Contemporanea ha inaugurato ieri la mostra: Abitanti di un altrove. Sandro Chia incontra Axel Munthe. Il progetto, a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio, è nato come omaggio per celebrare i 75 anni dalla scomparsa della poliedrica figura del medico e scrittore svedese Axel Munthe, attraverso un nuovo corpus di opere del grande artista italiano, tra i massimi esponenti del movimento della Transavanguardia, che egli ha  realizzato proprio per quest’occasione.

Le figure della nuova serie di dipinti di Chia, presentate in un originale progetto espositivo che mette in stretto dialogo le immagini d’epoca di Munthe ad Anacapri con il corpus di nuove opere dell’artista italiano, assumono le sembianze di abitanti di un mondo sospeso tra passato e presente, di un altrove condiviso e immaginifico, impaginato nell’incontro tra la vivacità dei colori delle tempere di Chia e il bianco e nero delle foto d’epoca su cui, come su una superficie mobile e umbratile, sono poggiate. ­

A distanza di meno di un mese dall’inaugurazione della nuova mostra a Villa San Michele, il 26 novembre 2024, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma si inaugurerà Here And Elsewhere. Chia, Munthe, Ponti in Dialogue, in cui saranno posti in dialogo una selezione di opere inedite su carta di Chia – esposta nelle teche progettate da Gio Ponti, parte dell’arredo dell’Istituto – con una serie di immagini d’epoca di Axel Munthe.

La mostra, nata a partire da un confronto costante tra i curatori Arianna Rosica e Gianluca Riccio e il grande artista italiano è stata concepita come un dialogo a tre voci tra il lavoro di Chia, l’opera e la biografia di Axel Munthe e il design architettonico di Gio Ponti.

L’inaugurazione della mostra a Stoccolma sarà arricchita da una speciale lettura scenica di brani tratti dal celebre libro di Munthe, La Storia di San Michele, con la partecipazione di Stina Ekblad, accompagnata dalla violoncellista Mime Brinkmann.

                                                                            Patrizia Lazzarin