CARPACCIO, BELLINI E IL PRIMO RINASCIMENTO A VENEZIA

A Vittore Carpaccio (ca. 1460/65 – 1525/26), uno dei pittori più importanti del primo Rinascimento è dedicata una grande mostra nello Stato del Baden-Württemberg, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Italiana in Germania.

Dopo l’esposizione sul Rinascimento veneziano allestita a Monaco un anno fa, i musei tedeschi fanno ora focus sul celebre maestro veneziano che in questo paese non aveva mai avuto l’onore di una rassegna a lui dedicata. L’appuntamento è dal 15 novembre fino al 2 marzo 2025 alla Staatsgalerie di Stoccarda.

Intorno al 1500 Vittore Carpaccio è uno dei pittori veneziani più richiesti e annovera tra i suoi concorrenti maestri come Giovanni Bellini.

Le sue narrazioni ricche di particolari della città lagunare e dei paesaggi del Medio Oriente restituiscono uno spaccato della Venezia del suo tempo.

Come fa Carpaccio ad affermare la sua posizione “unica” di cronista della vita veneziana?

Madonna che legge un libro

Quello che egli ci fa conoscere sono la vita degli uomini, i loro interessi, avvicinandoci alla percezione della specificità della natura di Venezia e del suo rapporto con il mare.  Egli fu il pittore delle “Scuole”, le confraternite religiose e anche associazioni originate dalla comune professione o dalla provenienza nazionale, aperte a tutti e con libertà di darsi capi e ordinamenti, che costituivano luogo di incontro tra i ceti sociali, e, nei confronti di popolazioni benemerite, l’occasione per Venezia di mostrare aiuto e protezione.

 Vengono nell’esposizione di Stoccarda presentati alcuni dei suoi dipinti più importanti, posti a confronto con alcune opere di Giovanni Bellini.

Dipinti e disegni di altri artisti attivi a Venezia tra il 1465 e il 1525, tra cui Gentile Bellini, Lorenzo Lotto e il tedesco Albrecht Dürer, arricchiranno ulteriormente la mostra.

Martirio di Santo Stefano

Sarà visibile anche l’opera “Untitled (San Giorgio e il drago)” (2022) di Ai Weiwei, perfetta copia in mattoncini Lego dell’omonimo dipinto di Carpaccio. Essa è un omaggio al maestro rinascimentale, ma anche un invito alla difesa dei diritti umani che tanta parte hanno nel lavoro dell’artista cinese. 

Due importanti opere del pittore veneziano provenienti dalla collezione della Staatsgalerie sono state restaurate e studiate in concomitanza con la mostra: la monumentale pala d’altare “San Tommaso d’Aquino con San Marco e San Ludovico di Tolosa” (1507) e il “Martirio di Santo Stefano”, (1520) dal ciclo per la confraternita di Santo Stefano a Venezia. In questi grandi dipinti di Carpaccio ritroviamo ancora una volta la Venezia del suo tempo.

Circa 55 dipinti e opere d’arte su carta saranno visibili nell’esposizione, tra cui eccezionali prestiti da Venezia, Firenze, Budapest e Washington, a dimostrazione di come egli sia stato uno degli artisti di maggior successo del primo Rinascimento a Venezia attraverso il suo stile pittorico molto originale.

L’esposizione Carpaccio, Bellini e il primo Rinascimento a Venezia racconta dunque l’avventura di Carpaccio in una capitale dell’arte del suo tempo, i suoi successi e in particolare rivela il suo linguaggio originale che divenne subito molto richiesto. In esso i colori, il gusto per i dettagli e i paesaggi pittoreschi mostrano la sua capacità di raccontare attraverso immagini la vita quotidiana. Si osserva anche un’attenzione dell’artista verso il mondo femminile che egli ritrae nei suoi quadri di tema sacro dove si rivela il gusto e la quotidianità delle donne di Venezia, ma che si ammira anche in una galleria di ritratti che si distinguono per realismo e immediatezza. 

                                                        Patrizia Lazzarin